L’immobile al centro della nona riunione straordinaria del Consiglio della C.A.N. di Capodistria
Durante la riunione, per l’occasione tenutasi proprio nella sede capodistriana della CNI, è stato proposto e discusso il progetto di consolidamento strutturale, con le eventuali ottimizzazioni degli interni, di Palazzo Gravisi-Buttorai.
Come illustrato dalla Presidente Roberta Vincoletto, già nel corso del 2024 era stata presentata un’analisi preliminare sullo stato strutturale dell’immobile, redatta dallo “ZAG d.o.o.” di Lubiana, istituto sloveno di riferimento per le verifiche strutturali. Il secondo step nel progetto è stato riunire il Consiglio della C.A.N. e quello della C.I. “Santorio Santorio”, ai quali Alan Sodnik, rappresentante della società “Valide d.o.o.”, specializzata in indagini strutturali complesse, ha presentato i dati aggiornati relativi al più recente studio in merito. Come ha illustrato, dalle analisi è emerso che il palazzo soddisfa attualmente il 61% dei requisiti minimi di resistenza in direzione X e l’85% in direzione Y. Nonostante una buona valutazione, è stato rimarcato che lo stabile necessita di interventi mirati, al fine di conseguire un livello di sicurezza sismica ancora più elevato in entrambe le direzioni. Sodnik ha poi descritto nel dettaglio lo stato in cui vertono i principali elementi strutturali, introducendo poi il progetto di consolidamento, che si articolerà in due fasi. Quella prioritaria con interventi generali di consolidamento strutturale. La seconda riguarderà gli interventi sui solai lignei e sulla copertura, il rafforzamento dell’orditura del tetto e gli adeguamenti necessari per rispondere a future esigenze funzionali.
Un’attenzione particolare è stata inoltre riservata alla problematica dell’umidità riscontrata in alcune porzioni murarie. Sodnik ha spiegato che il progetto prevede anche interventi mirati sotto questo profilo, quali la rimozione degli intonaci compromessi e l’impiego di materiali traspiranti a base di calce naturale, compatibili con le caratteristiche storiche dell’edificio.

In chiusura dell’incontro, è stata avanzata la proposta di avviare la prima fase dei lavori, la cui esecuzione richiederà circa sei mesi. Durante tale periodo, il palazzo dovrà rimanere chiuso al pubblico. Parallelamente, si propone di procedere con la riorganizzazione degli spazi al pianoterra, inclusi i servizi igienici e la sala sociale, secondo il progetto dell’architetto Marasovič. Tra gli interventi previsti rientra anche il rifacimento della pavimentazione del salone espositivo. La seconda fase potrà invece essere pianificata in un secondo momento, sulla base delle future esigenze e delle risorse economiche disponibili.
Trattando nel dettaglio le proposte d’intervento per il consolidamento strutturale e le ottimizzazioni degli interni del palazzo, Sodnik ha suggerito di evitare una suddivisione del progetto in fasi scorporate, poiché ciò comporterebbe la duplicazione degli interventi tecnici e delle spese. L’attuale stima approssimativa dei costi, senza la progettazione esecutiva e gli elaborati tecnici, ammonta a circa 640 mila euro, è da considerarsi una soglia minima.
Mario Steffè, presidente della CI, ha ricordato che la necessità di interventi strutturali su Palazzo Gravisi-Buttorai è un tema ormai discusso da tempo, rilevando come oramai sia doveroso affrontare con decisione una questione che non è più procrastinabile.
La Presidente Vincoletto ha ribadito la necessità di attivarsi per ottenere finanziamenti, valutando la possibilità di accedere a fondi ministeriali o europei. È stato anche auspicato, come dall’intervento del Consigliere della CI, Andrea Flego, di mantenere una comunicazione trasparente con i soci, affinché la comunità sia costantemente informata e consapevole dell’andamento dei lavori.
La Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” è stata invitata a trasmettere una risposta ufficiale entro il 16 maggio 2025, esprimendo la propria approvazione, eventuali osservazioni, suggerimenti, oppure proposte alternative, purché tecnicamente motivate.