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Il Collegio dei Nobili, più di una sede scolastica

L’11 settembre del 2025 rimarrà una data storica e piena di gioia per la Città di Capodistria e soprattutto per la Comunità Nazionale Italiana. Una giornata in cui l’inaugurazione del ristrutturato Collegio dei Nobili è stata resa particolarmente solenne dalla presenza della Presidente delle Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar e dal Presidente della Repubblica d’Italia, Sergio Mattarella. La soddisfazione di veder risplendere l’importante palazzo, pregno di storia e significati per la città, si è intrecciata con l’omaggio dei due Capi di Stato, le cui parole hanno indicato come l’edificio sia il simbolo indelebile di qualcosa di molto più grande.

Così il Presidente Mattarella in un momento del suo discorso: “Come ci è stato ricordato, il Collegio dei Nobili è infatti testimone di una secolare e ininterrotta tradizione nella formazione in lingua italiana; avviene da quattro secoli nella scuola per eccellenza di questa città. La scuola “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” e il ginnasio “Gian Rinaldo Carli” portano già nell’intitolazione l’importanza della formazione nella storia di Capodistria. In epoche diverse, il pedagogo umanista e l’economista del secolo dei lumi hanno fornito contributi di valore notevole allo sviluppo di nuove idee. Hanno dato lustro a questa città e alla sua scuola in percorsi che li hanno visti protagonisti in Italia e in Europa. In queste mura hanno studiato allievi che hanno avuto successo nei campi più diversi, dal violinista Giuseppe Tartini, allo scrittore Fulvio Tomizza, che in tanti suoi scritti ha narrato la storia di questa terra”.

Oltre all’ambiente scolastico in sé, il Presidente italiano ne ha anche rilevato il valore aggiunto, che va ricercato nella sua continuità dell’insegnamento in italiano in una zona d’insediamento storico della Comunità di lingua italiana. “Parte del fondamento sul quale voi, ragazze e ragazzi, potrete non solo costruire i vostri percorsi professionali e di vita, le vostre nuove esperienze personali, ma essere elemento protagonista del legame che unisce le culture di Slovenia e Italia. In luoghi come questo si irrobustisce l’Europa e si abbattono i preconcetti, per essere persone consapevoli e aperte al mondo”, così ancora il capo di Stato italiano.

La Presidente Pirc Musar, ha ringraziato il suo omologo italiano per l’attenzione rivolta alla minoranza italiana, e si è poi rivolta anche lei agli studenti, rilevando che l’essere bilingui e biculturali è un grande motivo di orgoglio. “Rappresenta anche una ricchezza straordinaria. Inoltre, la padronanza di (almeno) due lingue vi permette di comprendere meglio il mondo e vi offre maggiori opportunità nella vita”, così Pirc Musar, nel definire un vantaggio straordinario il vivere a un crocevia tra mondo slavo e romano: “Siate orgogliosi del vostro patrimonio culturale e della vostra lingua”.

Al termine della alla cerimonia, durante la quale si è esibito anche il coro scolastico, i due Presidenti hanno visitato gli spazi dell’edificio, accompagnati da Helena Maglica, preside della Scuola elementare “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” e dalla sua omologa al ginnasio “Gian Rinaldo Carli”, Selma Širca. I due ospiti si sono recati nell’Aula Magna dell’edificio, dove hanno apposto le loro firme nel libro d’oro. In questa sala Mattarella si è mostrato particolarmente interessato al ricco fondo librario dell’ente ginnasiale. Il giro nei rinnovati spazi e corridoi, ha previsto anche una fermata per salutare alcuni alunni durante una regolare ora di lezione.

La parte mattutina della giornata è proseguita alla volta di Palazzo Gravisi-Buttorai, sede della Comunità Nazionale Italiana di Capodistria. Nel tragitto a piedi, la delegazione, con massiccio dispiego di agenti della sicurezza dei due Paesi, ha salutato alcuni cittadini e connazionali accorsi alle transenne per salutare i due Presidenti. Vi è anche stata una breve fermata dinnanzi al Centro regionale di TV e Radio Capodistria, a cui hanno partecipato anche gli impiegati e i dirigenti di entrambe le emittenti.

Si è poi arrivati al secondo momento particolarmente sentito della visita di Mattarella e Pirc Musar a Capodistria: l’incontro con la CNI in quello che è il cuore della sua presenza e della sua attività in città. A Palazzo Gravisi-Buttorai gli onori di casa sono stati fatti ufficialmente dalla Presidente della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, Roberta Vincoletto, di cui pubblichiamo il discorso completo.

“Egregia Presidente della Repubblica di Slovenia, dr Nataša Pirc Musar, Egregio Presidente della Repubblica Italiana, signor Sergio Mattarela, autorità, cari connazionali e gentili ospiti,

È per me un grandissimo onore porgerVi il mio saluto a nome della Comunità Nazionale Italiana. Oggi viviamo un momento di grande orgoglio. La vostra presenza qui, tra noi, gentili Presidenti, non è soltanto un atto istituzionale: è un segno di grande attenzione che ci onora e ci gratifica profondamente.

Per noi è un immenso piacere ospitarvi a Palazzo Gravisi-Buttorai, edificio barocco del XVII secolo, appartenuto a una delle famiglie più influenti nella storia di Capodistria. Dal 1953 questo luogo rappresenta il centro delle principali iniziative di carattere culturale e sociale, finalizzate alla promozione della lingua, della cultura e dell’identità italiana, oggi portate avanti dalla Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria e dalla Comunità Autogestita della nazionalità Italiana di Capodistria. Il palazzo è stato oggetto di un completo restauro all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, grazie al generoso contributo della Repubblica Italiana, alla quale esprimiamo un profondo sentimento di gratitudine.

Questa visita costituisce un riconoscimento per il lavoro che la nostra Comunità svolge di giorno in giorno: custodire le tradizioni, la lingua e la cultura dei nostri padri, trasmetterle alle nuove generazioni, e al contempo contribuire con impegno e responsabilità alla vita dello Stato in cui viviamo.

Crediamo profondamente nei valori della convivenza pacifica, del dialogo interculturale e del rispetto reciproco. La nostra Comunità si impegna a costruire ponti capaci di favorire relazioni d’amicizia e diffondere i valori della pace, promuovendo il dialogo e valorizzando la diversità come una ricchezza dell’Europa unita.

La vostra visita è la viva testimonianza e conferma che la nostra funzione di fungere anche da legame tra i nostri due popoli è riconosciuta e apprezzata. Per questo vi esprimiamo la nostra più sincera riconoscenza e vi chiediamo di continuare a sostenerla quale valore di una Comunità che ha saputo costruire, nel corso dei secoli, percorsi di inclusione attiva del patrimonio culturale plurale dell’Istria, terra dell’incontro e del dialogo.

La vostra vicinanza ci incoraggia e ci sprona a proseguire con ancora maggiore determinazione nel nostro impegno, rafforzando il senso di appartenenza, di unità e di fiducia nel futuro europeo che profondamente condividiamo”.

I due Presidenti hanno rivolto parole di saluto anche davanti a questa platea.

Pirc Musar ha ribadito come la CNI possa sempre contare sul suo sostegno, non solo perché nel ruolo di Presidente ha l’obbligo di rappresentare tutti i cittadini della Slovenia, ma perché “il Paese ha un’anima meravigliosa anche grazie a voi”.

Mattarella, nel suo intervento, ha dedicato un pensiero al ruolo delle minoranze (quella italiana in Slovenia e quella slovena in Italia) nello sviluppo dei rapporti tra i due Stati, definendole fondamentali come ponti e come patrimonio che arricchisce entrambi i Paesi. “Il percorso che stiamo conducendo insieme, sempre più consolidato e propositivo, è stato reso possibile proprio grazie alla presenza di queste due minoranze linguistiche” ha rilevato il Capo dello Stato italiano. “Abbiamo compreso come guardare al futuro, crescendo insieme, condividendo benessere e prospettive. Questo è quello che sta alla base del rapporto tra Slovenia e Italia. E questo nasce dall’atteggiamento delle due minoranze linguistiche, che sono caposaldo e protagoniste dell’amicizia tra i due Stati. E per questo vanno curate con grande attenzione, rispetto e valorizzazione”.

La visita di Stato è proseguita nel pomeriggio con i due Presidenti che hanno preso parte alla seduta solenne del Consiglio Comunale a Palazzo Pretorio, terminando con una visita all’interno del Duomo cittadino.

[FOTO: Jakob Bužan]

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