Prosegue, presso la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, la serie di eventi “(E)State freschi”, inaugurata la settimana scorsa dall’apprezzato incontro artistico-culturale. Ieri, a Palazzo Gravisi-Buttorai, si è tenuto il doppo appuntamento, aperto dal Laboratorio della memoria svolto dal presidente del sodalizio, Mario Steffé e dalla ricercatrice Neža Čebron Lipovec. Questa parte della serata, dal titolo “Dalla balera alla discoteca”, ha ripercorso trent’anni d’intrattenimento danzante al “Circolo”, coinvolgendo tutti i presenti, i cui contributi hanno arricchito l’evento. Parlando di ricordi, sono stati elencati le orchestrine, i balli, la filodrammatica, i vinili, i cori, i mini cantanti e anche le prime televisioni, davanti alle quali si seguivano assieme i Mondiali di calcio.
A quei tempi, per molti dei presenti, il “Circolo” era una seconda casa. In chiusura, i partecipanti sono stati invitati a pensare alla Comunità del 2048, quando il sodalizio compirà cent’anni. Variegate le risposte, da quelle pessimistiche, secondo le quali non si parlerà più l’italiano (e per taluni nemmeno lo sloveno), a quelle più solari che auspicano collaborazione e convivenza propositive. In tanti hanno espresso il desiderio di rivedere il bar aperto, affiancato magari da musica dal vivo e varie attività creative per i soci. Come presupposto per arrivare a un qualsiasi futuro comunque in molti hanno rimarcato la necessità di ripopolare la Comunità coi giovani. Più tardi, l’incontro è confluito nel giardino del Palazzo per la serata revival disco-dance “DiscoCircolo” con i DJ e i vinili d’epoca dei balli in Circolo.
