Si è tenuta presso Palazzo Carli la dodicesima riunione straordinaria del Consiglio della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, durante la quale è stato affrontato il tema centrale della seduta: l’inoltro del parere consultivo sulla Proposta di Decreto per l’attuazione del bilinguismo nei territori nazionalmente misti dei Comuni di Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano.
Un decreto atteso da anni: uniformità e chiarezza nell’applicazione del bilinguismo
Il Vicepresidente Damian Fischer ha introdotto il punto sottolineando la complessità dell’iter che ha condotto all’elaborazione del testo, frutto di un lavoro pluriennale e della necessità di armonizzare il decreto con gli statuti e i regolamenti dei quattro comuni costieri. L’obiettivo dichiarato: creare un quadro unitario, capace di garantire un’applicazione chiara, coerente e omogenea del bilinguismo su tutto il territorio.
A prendere la parola è poi stato il Consigliere e Presidente della C.A.N. Costiera, Alberto Scheriani, promotore del progetto, che ha ripercorso le fasi principali del percorso iniziato circa cinque anni fa. La prima bozza del documento era stata, infatti, resa pubblica per la raccolta di osservazioni da parte delle C.A.N. comunali e delle Comunità degli Italiani; momento dal quale era iniziato un lungo lavoro di revisione e sintesi.
Scheriani ha evidenziato alcuni punti cardine del decreto: l’uniformità totale del testo nei quattro comuni, l’introduzione dell’obbligo di una relazione annuale dell’ispettore comunale (che sarà oggetto di discussione sia nelle C.A.N. sia nei Consigli comunali), l’istituzione di un servizio di ispezione unico, volto a evitare disomogeneità nell’applicazione delle norme. Inoltre, delle norme dettagliate riguardo a modulistica, timbri, documenti ufficiali, uso delle lingue negli uffici pubblici e nelle aziende municipalizzate, oltre alla regolamentazione del bilinguismo nelle manifestazioni pubbliche.
È poi seguito un dibattito in merito alle disposizioni del documento, durante il quale Scheriani ha avuto modo di rispondere ai quesiti posti dai Consiglieri. Nel corso dellla discussione è stata ribadita più volte l’importanza del nuovo strumento: un passo avanti significativo rispetto all’attuale decreto del Comune città di Capodistria, risalente al 1997, che necessitava di un ammodernamento.
Il Consiglio approva anche il programma culturale 2026
Nell’ambito della seduta, il Consiglio si è dedicato anche alla proposta del programma culturale della C.A.N. di Capodistria per il 2026, da presentare al bando pubblico del Ministero della Cultura. Fischer ha illustrato la struttura del programma, che ripropone in gran parte le attività degli anni precedenti, con aggiustamenti resi necessari dalla scelta dell’Associazione A.I.A.S. di non partecipare al bando. Le attività sono state suddivise in più capitoli: iniziative librarie ed editoriali, attività culturali e scientifiche, collaborazioni internazionali, eventi e manifestazioni. Il piano registra un leggero incremento dei fondi, motivato dall’indicizzazione e da esigenze reali del programma culturale, mantenendo piena coerenza con il Piano strategico della C.A.N. comunale.
