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Regionalizzazione della Slovenia

Il Consiglio di stato deciderà nel corso della prossima seduta se presentare in parlamento la bozza di legge sulla regionalizzazione. Frutto di una lunga armonizzazione, nel corso della quale sono stati sentiti i pareri dei comuni e di altri soggetti interessati, tra i quali la Comunità nazionale italiana, il documento avrebbe buone possibilità di passare. Dopo quasi trent’anni di rinvii, il secondo livello dell’autogoverno locale prevede l’accorpamento delle amministrazioni comunali in 15 province, delle quali una interesserebbe soltanto la capitale Lubiana. Quella che andrebbe ad inglobare i comuni costieri, Capodistria, Ancarano, Isola e Pirano, rispetterebbe le necessità esposte dai sindaci, dal deputato italiano alla Camera di stato, Felice Žiža, dalla CAN Costiera e da altre organizzazioni. Soltanto questa estensione territoriale permetterebbe, infatti, di realizzare completamente i diritti della CNI e una sua adeguata rappresentanza a livello provinciale. Il nome della futura provincia sarà Istra- Istria, come del resto promesso durante la sua visita a Capodistria dal presidente del Consiglio di stato, Alojz Kovšca. La notizia è stata accolta con soddisfazione dalla CAN Costiera. Il suo presidente, prof. Alberto Scheriani, ha rilevato:

Regionalizzazione della Slovenia

” Non posso che rallegrarmi per i contenuti delle norme sulle province. Ricalcano quelle che erano sempre state le nostre richieste, soprattutto circa l’attuazione dei diritti costituzionali, che ben difficilmente sarebbe possibile in un’amministrazione che comprenda più comuni- in un primo tempo si era parlato anche dell’area carsica. Mi compiaccio anche che il presidente Kovšca abbia mantenuto gli impegni presi e che il nome previsto sia, come da noi desiderato, semplicemente Istria. Vengono a cadere le illazioni che avevano seguito la standardizzazione del nome Istria slovena sulle carte topografiche. Come avevamo sempre sostenuto ciò non ha pregiudicato il nome da imporre alla provincia ed era un procedimento completamente separato. La questione era stata strumentalizzata per scopi pre- elettorali e si spera che sarà archiviata per sempre” ha dichiarato Scheriani. Resta da seguire ora con attenzione l’iter legislativo della regionalizzazione prima al Consiglio e poi alla Camera di stato.

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