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Folkest 2023

Ancora un’edizione di successo di Folkest a Capodistria, la trentunesima. Venerdì 14 e sabato 15 luglio 2023, presso l’antico magazzino del sale, oggi Taverna, si sono esibiti rispettivamente i Calegaria ed Enrico Ruggeri.

I Calegaria in concerto

I Calegaria hanno presentato nell’occasione il loro nuovo CD, intitolato IV.

Un pubblico numerosissimo ed attento ha cantato ed applaudito il gruppo capodistriano, attivo dal lontano 2006, che gode di ampia fama e consenso in questa nostre terre, delle quali Klemenc e soci tramandano le tradizioni più autentiche.

Lean Klemenc

Sabato 15 sul palco è salito invece Enrico Ruggeri, che nell’ambito della sua tournée in tutta Italia ha fatto tappa anche a Capodistria, accolto da un pubblico straripante ed entusiasta che ha riempito ogni angolo della Taverna ed anche un bel pezzo dell’adiacente Piazza Carpaccio.

Enrico Ruggeri

Cantautore con due vittorie al Festival di Sanremo, autore di brani che hanno fatto la storia della canzone d’autore in Italia, Enrico Ruggeri ha dato un saggio concreto della sua lunga e prolifica carriera.
Ruggeri spazia dal punk al rock ed alla musica d’autore, ed ha eseguito alcune delle sue canzoni più intense quali “Dimentico” sul tema dell’Alzheimer, o “Primavera a Sarajevo” composta dopo una visita nella capitale bosniaca, la melanconica e struggente, “Il mare d’inverno” portata al successo da Loredana Bertè, per arrivare a “Quello che le donne non dicono” scritta per una delle più grandi interpreti italiane, Fiorella Mannoia per giungere al finale è stato non da bis, ma da “tris”.

Ruggeri acclamato dal pubblico

Ruggeri, che era accompagnato dal gruppo “Supersonics”, dopo aver calorosamente ringraziato il pubblico e gli organizzatori per la scelta del luogo del concerto, si è congedato infatti con tre brani: “La fine del mondo”, “Mistero” e l’inimitabile “Contessa”.
La tappa capodistriana di Folkest, organizzata dall’AIAS, si confermata ancora una volta uno degli appuntamenti più importanti dell’offerta culturale di Capodistria grazie in primo luogo al finanziamento della CAN di Capodistria, per il tramite di quella Costiera, del Comune città di Capodistria e del Ministero della cultura della Slovenia e quest’anno anche in collaborazione con la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”.

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